facebook
instagram
firma

un viaggio lo vivi tre volte:

prima lo sogni, poi lo vivi, poi lo ricordi

Laguna Cejar - Cile - Bolivia - Laguna Cejar - Cile - Bolivia - _mg_6673panoramica_senza-titolo1-copia-6_mg_6084
Cile

San Pedro de Atacama è una città nata in mezzo al deserto, su un arido altipiano delle Ande, nel nord-est del Cile.

Arriviamo fin qui con un volo Firenze-Santiago del Cile -Calama che è l’aeroporto più vicino alla cittadina.

San Pedro de Atacama è un avanposto polveroso, pieno  di turisti, di giovani, di ristoranti, di agenzie e alberghi, di figli di hippy che si sono stabiliti lì intorno agli anni ‘80.

I paesaggi dei dintorni sono una tavolozza colorata composta da lagune, pianure di sale, geyser e sorgenti termali. Proprio nelle vicinanze di San Pedro si trovano la Valle della Luna e la Valle della Morte (o Valle di Marte), paesaggi lunari composti da formazioni rocciose, dune di sabbia e montagne striate di rosa.

Su San Pedro vigila il vulcano Licancabur, qualunque direzioni prenderai, con la sua altezza di 5.920 metri, sarai sempre sotto il suo occhio vigile. È esattamente a metà tra il Cile e la Bolivia, facilmente scalabile, meta di appassionati di trekking.

Le lagune che abbiamo visitato ci hanno incantato con le loro sfumature di colori e luci. Laguna Chaxa, laguna Tebenquince, laguna Cejar si trovano a pochi chilometri e alla stessa altitudine di San Pedro, mentre per visitare la Laguna Miscanti e Miniques siamo saliti a 4.140 metri. Ma l’altezza maggiore l’abbiamo toccata una mattina all'alba al Geyser del Tatio, uno dei campi geotermici più grandi al mondo dove le  fumarole ti avvolgono in una spire di vapore che escono da più di cento piccoli e grandi crateri. Di ritorno dall’escursione al Geyser ci siamo fermati al paesino che accoglie da alcuni secoli la chiesa di Machuca. Ci sono voluti cinque giorni per poter visitare San Pedro e le sue ricchezze ma ne occorrerebbero molti di più e la Bolivia ci aspettava.

Isola di Pasqua

5 ore di aereo di solo mare per arrivare su questa isola sperduta in mezzo al mare.

All'aereoporto Josè, proprietario della cabanas dove alloggeremo per quattro giorni, ci attende con due collane di fiori;

carichiamo le valige in macchina e dopo 5 minuti siamo ad Hanga Roa, l'unico paesino dell'isola. Qualche altra casetta sparsa qua e la, poi solo natura. Praterie, mucche e soprattutto cavalli allo stato brado. Poi ci sono loro, i guardiani, i Moai a vigilare sull'isola e sui misteri che sono ancora lontani dall'essere chiariti. Guardano tutti all'interno, verso la terra ferma, con le spalle al mare. Tutti tranne sette. Nessuno sa perchè. Solo supposizioni. E non è il solo mistero di questa isola sperduta a 4000 chilometri dalla costa cilena.  A Rapa Nui, questo il vero nome, arrivarono per primi gli olandesi verso il 1700, il giorno di Pasqua, e l'isola venne ribattezzata con questo nome. 

Perù

Il Perù è un immenso sito archeologico a cielo aperto e il Macchu Picchu, la grande montagna, è il suo emblema. Costruita all’incirca nel XV secolo dagli Inca Pachacutec, si trova a 2.563 metri s.l.m. l’antica città è composta da templi, terrazzamenti, canali d’acqua e semplici abitazioni era al tempo un importante centro politico, religioso e amministrativo ma tuttavia non si hanno notizie certe di questo sito, sappiamo che era un luogo ben nascosto e super protetto. Fu l’unico sito in cui i conquistatori spagnoli non arrivarono. Dalla sua costruzione fu poi abitato per circa 100 anni, poi abbandonato fu scoperto solo nel 1911 grazie ad un esploratore che cercava una vecchia capitale Inca e per sbaglio si imbatté in una delle sette meraviglie del mondo. 

Ma il Perù non è solo Macchu Picchu, tra le città che abbiamo visitato, Cusco è la più seducente ed affascinante, si vive lungo le strade a Cusco,  strade circondate da muri di straordinario esempio d’alta ingegneria Inca capace di dominare e modellare la pietra come nessun altro popolo. Piena di mercatini, donne che passeggiano con il loro animale da compagnia, il lama,  turisti che sbucano da ogni angolo. Si gira tranquillamente sia di giorno che di notte.

A pochi chilometri da Cusco si trova la Valle Sacra. Abbiamo avuto la fortuna di visitare  i siti archeologici di Chinchero, le saline di Maras (uno dei luoghi più particolari al mondo) costruite dagli Inca. Da li si arriva a Moray, zona archeologica dove spiccano terrazzamenti circolari che sembrano anfiteatri. Un’altra tappa, per noi importante, del viaggio in Perù sono le Rainbow Mountain o Vinicunca: una delle esperienze più belle che una persona possa fare. Un trekking di tre ore a 5.200 s.l.m. per guadagnarsi la bellezza di una cosa particolarissima in natura, una montagna completamente colorata come se fossero buttati a colare secchi di vernice colorata, invece sono sedimenti di pietre e minerali di diversi colori che vanno alternandosi. 

Una cosa abbiamo imparato in Perù, che bisogna camminare tanto per guadagnarsi gli spettacoli più belli.

Bolivia

La Bolivia è uno dei paesi più poveri del Sud America ma altresì ricco di scenari naturalistici fantastici che racchiudono aree geografiche e climatiche diversissime tra loro che vanno dalle lussureggianti giungle dell’Amazzonia alle immense savane, dalle grandiose catene montuose ai deserti salati  di alta quota. Il nostro viaggio inizia dal confine tra Cile e Bolivia, con partenza da San Pedro de Atacama. Siamo andati incontro a delle lagune con dei colori inverosimili e tutte dominate dal vulcano Licancabur. La prima che incontriamo durante il nostro tragitto è la Laguna Bianca, una distesa di acqua bianca salata, i minerali sparsi sul fondo ne danno il suo aspetto lattiginoso.  Percorsi pochi chilometri incontriamo la Laguna Verde di un colore smeraldo grazie al magnesio, carbonato di calcio, piombo e arsenico, in questa laguna non c’è nessun tipo di vita poiché l’alta tossicità delle sue acque non consente la vivibilità a nessuna specie animale.  Nel mezzo del nulla, a diversi chilometri di distanza dalle altre compare la Laguna Colorada, una delle più strane meraviglie che la natura possa creare, una magia unica. La Laguna Colorada è circondata da alti monti e vulcani, siamo a 4.278 metri sopra il livello del mare, ma non si rimane senza ossigeno per l’altitudine ma per la bellezza che si ha davanti, un lago rosso sangue, che cambia colore ad ogni ora del giorno grazie al sole, ti riempie gli occhi ed è il ritrovo preferito dei fenicotteri che cibandosi delle sue alghe si colorano naturalmente di rosa.

Sono certamente i territori più unici ed esclusivi che si possono visitare in Bolivia, si tratta di Riserve Naturalistiche quindi altamente protette.

Ma quello che più maestoso poteva essere doveva sempre arrivare. Il Salar de Uyuni.  Il deserto salato per eccellenza, la più grande distesa salata del pianeta, misura circa 10.500 chilometri quadrati e contiene all’incirca 10 miliardi di tonnellate di sale. La particolarità del suo paesaggio ne ha fatto uno dei luoghi turistici più gettonati degli ultimi anni, e a ragione. Il miglior modo per visitarlo è a bordo di una jeep 4x4. Il Salar è secco nei mesi invernali e uno specchio d’acqua durante la stagione delle piogge, azzerando totalmente i confini tra cielo e terra.

 

Valensole

Abazia di Senanque

Valensole

Valensole

Provenza

Ah.. la Provenza!

Siamo rimasti talmente affascinati da questa regione francese che nell’arco di un anno siamo tornati due volte ed entrambe siamo rimasti colpiti dai colori, dai profumi e dalle sensazioni che solo un campo di lavanda ti trasmette. Ma la Provenza non è solo questo è anche villaggi arroccati e distese di ciliegi, è mercatini dell’antiquariato in ogni dove e un clima meraviglioso, è  un tuffo nelle turchesi acque delle Calanques,  insomma è una regione unica al mondo e una scoperta continua. Ha incantato nei suoi  passati, artisti come Van Gogh e Cezanne, che immortalarono parte dei paesaggi e dove vissero per diverso tempo. Si estende dalla sinistra del fiume Rodano fino ai confini con l’Italia ed è tutto un lussureggiante verde e viola. 

Abbiamo soggiornato a Manosque che è la giusta via di mezzo per visitare diverse località tra cui l’Abbazia di Senanque e il Plateau di Valensole. L’abbazia di Senanque è un’antica abbazia cistercense da dove si arriva tramite una tortuosa stradina, circondata anch’essa da campi di lavanda: un’immagine da cartolina  si aprirà davanti ai vostri occhi. 

Il plateau di Valensole nei mesi estivi spolvera tutta la sua bellezza e tutto è dovuto alla lavanda. Venire qui a luglio significa ammirare una distesa di viola e verde, alla quale, tra l’altro, nella terza domenica del mese è dedicata una importante festa.

Visitare Valensole significa immergersi nel pieno della bellezza e dell’eleganza della Francia del sud. 

Abbiamo, quindi,  visitato i villaggi arroccati di Gordes e Roussillon entrambi bellissimi e così diversi tra loro. Gordes con la sua architettura costruita nel tempo fatta di roccia bianca ha un fascino senza tempo. Roussillon invece è fatta di sfumature rossastre grazie all’ocra della terra di cui è ricca. È tutto un inerpicarsi di stradine che si incrociano nel borgo tra le tante botteghe, piazzette delizione e piccoli anfratti poetici.

Fate una gita di tre giorni in Provenza e capirete perché è la regione più elegante e amata di Francia e non solo!

Isole Lofoten

Testi in fase di realizzazione

 

Stati Uniti

Spiagge di sabbia bianca e verdi monti vulcanici. 

Profumo di fiori. L’acqua è celeste. 

Siamo alle isole Cook, nella Polinesia neozelandese, nell’Oceano Pacifico meridionale, lì dove le carte geografiche finiscono e la terra lascia spazio ai sogni. 

Quindici le isole, 240 chilometri quadrati distribuite tra i vari atolli: 

dei Mari del Sud sono le più esotiche e affascinanti. 

Dopo un lunghissimo volo, si atterra a Rarotonga, in un verde lussureggiante e selvaggio, tra monti e lembi di terra bianchissima. 

Ma sono l’accoglienza, la gentilezza, i sorrisi sinceri della gente del posto 

a colpire appena scesi a terra. 

È una cartolina dal paradiso: al nostro arrivo donne ornate di fiori offrono ghirlande colorate in segno di benvenuto, mentre un uomo corpulento suona un’antica melodia locale con il suo mandolino.

“Kia Orana!”, dicono,

“Benvenuti in paradiso”.

India

Il nostro viaggio nell’assurda India inizia a Nuova Delhi visitando la Moschea del Venerdi, la più grande moschea dell’India, costruita nella metà del ‘600. Per poter accedervi è necessario togliersi le scarpe e alle donne vengono imposte  delle tuniche da indossare anche se l’abbigliamento è decoroso. All’interno c’è un vasto cortile arenaria rossa, capace di ospitare anche 25000 fedeli, suddiviso in rettangoli che indicano la posizione da tenere durante la preghiera: al centro del cortile c’è la cisterna dalla quale si attinge l’acqua per le abluzioni rituali.

Poco distante dalla Moschea del Venerdì sorge il Forte Rosso che noi abbiamo visitato solo dall’esterno. Il Forte Rosso è il complesso militare più maestoso e affascinante di tutta l’India, costruito interamente con pietra arenaria da cui ne prende il colore. 

Da Delhi siamo partiti alla volta di Agra per visitare il meraviglioso Taj Mahal che è da sempre considerata una delle più importanti bellezze architettoniche dell’India e del mondo, tanto che è tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. È talmente affascinante la sua storia e la sua imponenza che si rimane ad ammirarlo meravigliati anche a chilometri di distanza. Il quinto imperatore Mughal lo fece costruire in memoria della sua adorata seconda moglie, una principessa persiana. Lungo la strada, nelle vicinanze di Jaipur, ci fermiamo a visitare il pozzo e il palazzo Abhaneri dove i suoi 3.500 stretti gradini collegano 13 piani creando una particolare e indimenticabile struttura. Da li proseguiamo per  la città fantasma di Fatehpursikri, all’epoca fu la capitale del regno di Akbar il Grande ma poi abbandonata per colpa di una lunga e disastrosa siccità. Tutt’ora gli unici abitanti sono i custodi dell’area. 

Proseguiamo per il Parco Nazionale di Ranthambore. Qui abbiamo fatto un safari unico in jeep attraverso il Parco Nazionale a caccia delle Tigri, infatti l’area è tutelata come Riserva della tigre. Tra gli animali più rappresentativi del parco ci sono elefanti, leopardi, antilopi azzurre, cuon, cinghiali, sambar, iene, orsi labiati, cervi pomellati.  Gli avvistamenti frequenti delle tigri maestose e di altri mammiferi, insieme agli uccelli (ci sono oltre 100 specie) avrebbe dovuto rendere questa escursione davvero indimenticabile... ma noi non abbiamo visto la tigre. 

La tappa successiva sarà la bellissima Jaipur la Città Rosa. capitale del Rajasthan. Circondata da ogni lato da colline scoscese coronate da fortezze è racchiusa da mura merlate, la città è stata costruita nei primi anni del XVIII secolo. Durante la permanenza a Jaipur abbiamo fatto l’escursione al bellissimo Amber Fort con la salita a dorso dell’elefante. Quindi abbiamo viaggiato in direzione di Pachewar dove abbiamo assaporato la vita del villaggio per poi continuare il nostro viaggio in direzione Jodhpur, la Città Blu. La città sorge su una serie di colline di arenaria, questa massiccia fortezza domina la città. Veramente suggestivo è il colore blu degli intonaci delle case.

Da Jodhpur ci siamo spostati in direzione Pushkar, una città accogliente costruita intorno al bordo del piccolo lago di Pushkar dove assisteremo alla famosa Fiera dei Cammelli. La fiera si tiene ogni anno e dura una settimama; con il suo valore commerciale, culturale e spirituale è uno spettacolo vivace e affascinante che la rende una delle principali attrazioni turistiche. Donne e uomini del Rajasthan con i loro colorati abiti da cerimonia, gli asceti ricoperti di cenere con le loro tonache color zafferano e migliaia di tori, mucche, pecore, capre, cavalli, cammelli con selle riccamente decorate affollano la città.  Si fa il bagno nel lago sacro, si prega e si passeggia tra le bancarelle piene di merce luccicante. I cammelli sono abbelliti, venduti e comprati, partecipano a corse e parate. È una fiera prevalentemente rurale. Gli abitanti dei villaggi vengono da diverse parti del paese, portando con sé il loro bestiame. Sulle bellissime dune che circondano Pushkar, le gare di cammelli, cavalli e tori attirano una grande folla. Poco distante, c’è il lago sacro. I devoti credono che il lago sia sacro e che le abluzioni rituali nell’acqua santa concedano la salvezza. È usanza far galleggiare delle lanterne sulla superficie del lago, rivolgendole ad Est. Dopo la visita della città il giorno dopo siamo ritornati  a Delhi per preparare il ritorno a casa.

Stati Uniti 
_mg_5928_mg_4203_mg_4144_mg_3742_mg_4226_mg_4386_mg_4155-3_mg_3933_mg_3868_mg_3840_mg_4848_mg_4820_mg_3749_mg_4766_mg_5003_mg_5109_mg_3992_mg_4011_mg_4239_mg_4279_mg_4242_mg_4388_mg_4324_mg_4407_8_9_tonemapped_mg_4504_mg_4543_mg_4034_mg_4946_mg_4574_mg_4591_mg_5106_mg_50390003_mg_5416_mg_4132_mg_4041_mg_4023_mg_4169-copia_mg_4057_mg_4153_mg_42900002_mg_4051panoramica_senza-titolo1-copia_mg_4665_mg_5254_mg_5247_mg_4640_mg_5243_mg_4269_mg_4482_mg_5290-2_mg_5287-2_mg_4569_mg_5285_mg_539000070006panoramica_senza-titolo1_mg_45340005panoramica_senza-titolo1copia

-

Portogallo
_mg_3768_mg_0494_mg_1592_mg_1122_mg_0534_mg_2063_mg_0846_mg_0677_mg_0947_mg_0742_mg_1037_mg_1163_mg_1189_mg_1482_mg_1045_mg_1320_mg_1363_mg_1523_mg_0491_mg_1757_mg_0560_mg_0701_mg_0610_mg_1670_mg_1961_mg_1830_mg_2026_mg_2289_mg_2255-copia_mg_2313_mg_2431_mg_2255_mg_2388_mg_2449_mg_2496_mg_2737_mg_2805_mg_2941_mg_3005_mg_2802_mg_0831sintra_mg_1177_mg_0881_mg_1479_mg_1548_mg_1553_mg_1570_mg_1620_mg_1743_mg_1900_mg_1838_mg_1639_mg_1649_mg_1744_mg_1921_mg_1922_mg_1955_mg_2023_mg_1938_mg_1991_mg_2017_mg_2318_mg_2065_mg_2612_mg_2240_mg_2848_mg_2953_mg_2649_mg_0807_mg_1656_mg_1373_mg_1933_mg_1638_mg_2179_mg_1915_mg_2210_mg_1426_mg_2276_mg_1344_mg_1353

-

Vietnam

Singapore

Australia

Isole Cook

Cuba

Norvegia

Seychelles

Maldive

Grecia

Bretagna-Normandia

Camargue

Kerala

Islanda

Scozia

Colombia

San Blas

 

sono in fase di aggiornamento. 

Presto saranno online.